I migliori film sulle scommesse sportive

La storia del cinema, sia nazionale che internazionale, è costellata di grandi successi e classici ispirati al mondo delle scommesse sportive. Nel gergo tecnico vengono chiamati i “gambling movie” e rappresentano un filone molto amato dal pubblico sia della TV che del grande schermo.

Tra le centinaia di titoli, abbiamo selezionato i 5 film migliori che raccontano storie relative al tema dello scommettere e del puntare sullo sport. Si tratta di pellicole che hanno fatto la storia del cinema, non solo nostrano ma anche hollywoodiano e che, ancora oggi, a distanza di decenni, sono dei veri cult, da gustarsi da soli o in compagnia per riflettere, ridere o per commuoversi su mondo del gioco d’azzardo e del betting.

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Vincitore di sette premi Oscar, “La Stangata” è un grande classico della cinematografica internazionale che ha segnato un’epoca e ha saputo fare storia, dando vita al genere vero e proprio dei “gambling movie”

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Top 5 dei migliori film sulle scommesse sportive

Come già accennato, sono moltissime le pellicole dedicate o ispirate alle scommesse sportive e al gioco d'azzardo.

Ecco la nostra personale top 5 dei migliori film sulle scommesse sportive:

  • “La stangata”, 1973; regia di George Roy Hill, titolo originale “The Sting” con Paul Newman e Robert Redford; genere: commedia
  • “Febbre da cavallo”, 1976, di Stefano Vanzina, con Gigi Proietti e Enrico Montesano; genere: commedia all’italiana
  • “Rischio a due”, 2005, diretto da D. J. Caruso, titolo originale “Two for the Money” con Al Pacino e Matthew McConaughey; genere: commedia, drammatico, thriller
  • “40.000 Dollari per non morire”, 1974, di James Toback; titolo originale “The Gambler”; genere: drammatico
  • “Felice e Vincente”, 1989, di Joe Pytka. Titolo originale “Let it Ride” Con Richard Dreyfuss e David Johansen; genere: commedia

“La Stangata”, 1973 con Paul Newman e Robert Redford

Vincitore di ben sette premi Oscar, “La Stangata” è un grande classico della cinematografica internazionale che ha segnato un’epoca e ha saputo fare storia, dando vita al genere vero e proprio dei “gambling movie”. Diretto dal talentuoso regista George Roy Hill, il film è uscito in America nel 1973 e vanta un cast d’eccellenza in cui spiccano attori del calibro di Paul Newman e Robert Redford.

Per la seconda volta insieme sul grande schermo, Newman e Redford animano e danno vita a questa commedia che non ci si stanca mai di guardare: anche a decenni di distanza, “la stangata” non può che essere considerata un vero capolavoro, un gioiello cinematografico fatto di colpi di scena, espedienti narrativi e una meticolosa cura dei dettagli.

La stangata non può che essere considerata un vero capolavoro, un gioiello cinematografico

A ciò si aggiunge la celebre colonna sonora considerata, essa stessa, un vero capolavoro musicale. Le musiche si basano su dei ragtime di Scott Joplin, riarrangiati da Marvin Hamlish che riesce a creare un'atmosfera davvero unica. In particolare, il tema musicale centrale del film “The Entertainer” è stata riutilizzato in tantissimi altri film, programmi televisivi e spot pubblicitari.

Il film è ambientato nel 1936 a Chicago, nell’ Illinois: qui, due giovani amici Johnny Hooker e Luther Coleman si guadagnano da vivere come truffatori di strada. Un giorno, inconsapevolmente, i due raggirano un uomo di fiducia di Doyle Lonnegan, il più potente gangster della zona. Per ritorsione Luther viene ucciso e Hooker è costretto a fuggire per scampare alla vendetta del temibile boss. Durante la fuga, Hooker inizia a coltivare il desiderio di vendicare la morte dell’amico e così chiede aiuto a Henry Gondorff, anch’egli amico di Luther. Henry Gondorff è uno dei più abili e esperti truffatori degli USA. I due, insieme, decidono di organizzare una “stangata” ai danni di Lonnegan. Per farlo, Hooker e Gondorff metto su una finta agenzia di scommesse dove Gondorff finge di essere il capo e Hooker, facendo il doppio gioco, fa finta di consigliare il boss dandogli informazioni riservate per piazzare scommesse vincenti. La truffa messa in piedi dai due astuti amici rimane una delle meglio riuscite della storia del cinema e, non a caso, “la stangata” è stata considerata da pubblico e critica come uno dei film più belli di sempre sul mondo delle scommesse e del gioco d’azzardo.

Geniale, cinico, acuto e estremamente ben riuscito, la stangata ha fatto incetta di premi oscar

Alcune frasi del film sono diventate estremamente famose come ad esempio: “E' inutile essere un artista se devi vivere come un impiegato”.

Geniale, cinico, acuto e estremamente ben riuscito, “la stangata” ha fatto incetta di premi oscar tra cui quello come Miglior film, Miglior regia, Miglior sceneggiatura, Miglior scenografia, Migliori costumi, Miglior montaggio e Miglior colonna sonora. A ciò si aggiunge l’interpretazione magistrale dei due colossi Newman e Robert Redford che rendono ancora più magico il film.

“La stangata” è un vero capolavoro, una pellicola trasversale capace di abbracciare e di appassionare intere generazioni.

La stangata è stata considerata da pubblico e critica come uno dei film più belli di sempre sul mondo delle scommesse e del gioco d’azzardo

Febbre da cavallo”, 1976, con Gigi Proietti ed Enrico Montesano

Parlando di film sulle scommesse sportive non si può non citare “Febbre da cavallo”. Uscito nel 1976, “Febbre da cavallo” è un vero cult della commedia all’italiana che ha appassionato e fatto ridere intere generazioni di scommettitori. Gran parte del successo del film si deve all’indimenticabile interpretazione di Gigi Proietti ed Enrico Montesano, oltre che alla famosissima colonna sonora del film.

Al centro della pellicola vi è la storia di tre amici romani: Mandrake, Pomata e Felice. I tre hanno il vizio di scommettere sui cavalli e cercano, in maniera fraudolenta e disonesta, di trovare i soldi per continuare a scommettere nonostante le ripetute puntate perdenti. Tra gag, equivoci, battute e scene esilaranti, il film scorre rapido e ci regala uno spaccato estremamente divertente dell’Italia anni settanta e di una Roma abitata da personaggi che, senza particolari talenti né voglia di impegnarsi, cercano di arricchirsi in maniera facile e veloce tramite le corse dei cavalli.

Febbre da cavallo è un vero cult della commedia all’italiana che ha appassionato e fatto ridere intere generazioni di scommettitori

Nel 2002 è uscito il sequel del film, intitolato “Febbre da cavallo – La mandrakata” con protagonista lo stesso Mandrake, ossia Gigi Proietti.

Ancora oggi, a distanza di quasi cinquant’anni, “Febbre da cavallo” è una pietra miliare non solo dei film sulle scommesse, ma di tutto il genere della nostra commedia italiana.

Ancora oggi, a distanza di quasi cinquant’anni, “Febbre da cavallo” è una pietra miliare non solo dei film sulle scommesse, ma di tutto il genere della nostra commedia italiana

“Rischio a due”, 2005 con Al Pacino e Matthew McConaughey

Uscito nel 2005 e diretto da D. J. Caruso, il film racconta la storia di Brandon Lang, un ex giocatore di football americano costretto a ritirarsi prematuramente a causa di un grave infortunio al ginocchio.

Brandon si trasferisce a New York dove, grazie al suo talento nel pronosticare gli esiti dei match di football, inizia a lavorare con Walter Abrams, il più famoso consulente e bookmaker di scommesse sportive del paese. Walter conosce bene i rischi derivanti dalla dipendenza dalle scommesse e dal gioco d’azzardo, avendo vissuto in passato tali problemi. L’emozione vera, dice ad un certo punto Walter, è “quando il croupier ritira le fiches, non quando te le dà”. Nonostante la sua precedente dipendenza, per suo profitto e interesse personale, Walter spinge Brandon ad entrare in questo mondo, sfruttandone le doti e le capacità intuitive nell’azzeccare i pronostici sulle partite. In breve tempo Walter trasforma Brandon nello spietato John Anthony, un alter ego capace di fare milioni con le scommesse sportive, sino ad un punto di non ritorno.

Rischio a due porta sul grande schermo l’attrazione, spesso fatale, per le scommesse sportive

Rischio a due” porta sul grande schermo l’attrazione, spesso fatale, per le scommesse sportive.

Brandon si accorge, infatti, di essere diventato cinico, spietato, avverte il suo incredibile vuoto e quella solitudine devastante che i soldi non possono colmare in alcun modo. All’improvviso, dopo aver dato il suo ultimo pronostico sulla attesissima finale del super bowl, Brandon lascia tutto e torna a casa dalla moglie Toni, senza neppure salutare Walter. Presa coscienza di tutti gli errori fatti, Brandon riprende pian piano in mano le redini della sua vita personale e familiare e quando in tv trasmettono la finale del super bowl sorride accorgendosi che anche il suo ultimo pronostico era esatto.

In breve tempo Walter trasforma Brandon nello spietato John Anthony, un alter ego capace di fare milioni con le scommesse sportive, sino ad un punto di non ritorno

“The Gambler - 40.000 Dollari per non morire”, 1974, di James Toback

Uscito nelle sale cinematografiche nel 1974 con il titolo originale “The Gambler” e tradotto in italiano con “40.000 dollari per non morire”, questa pellicola racconta la storia di Axel Freed uno stimato professore di lettere di New York, molto apprezzato sia dai suoi studenti che dai colleghi, che si rovina la vita scommettendo con un bookmaker clandestino.

“The Gambler” venne definito come una delle “delle più disperate e belle sceneggiature del decennio” e come uno “spaccato memorabile di America con un'interpretazione notevole di J. Caan e un epilogo straziante”.

“40.000 dollari per non morire” è un racconto lucido e pungente sul vizio delle scommesse

Al centro della storia vi è il dramma umano di Axel, posseduto dal demone del gioco: il professore è costretto a trovare 40 mila dollari per saldare il debito che ha contratto. Quando il nonno, un facoltoso uomo d’affari, si rifiuta di prestargli la somma richiesta, Axel si rivolge alla madre che, seppur a malincuore e addolorata per la sorte del figlio, decide di aiutarlo. Ma Axel non può fare a meno di scommettere: con la fidanzata si reca a Las Vegas dove gioca la somma avuta dalla madre e riesce a raddoppiarla. Tuttavia, anziché restituirla e saldare così tutti i suoi debiti, il professore continua a scommettere finendo per perdere tutto. A questo punto, abbandonato anche dalla fidanzata e pressato dai creditori, Axel non ha altra scelta che accettare le loro dure condizioni: convincere Spencer, un suo alunno campione di pallacanestro, a truccare una partita. Il ragazzo accetta ed entra anche lui nel mondo della corruzione e del gioco illegale. Addolorato per aver coinvolto anche Specer nella spirale delle scommesse truccate, solo, senza più affetti e consapevole della sua triste esistenza, Axel si reca in un quartiere malfamato e fa in modo di essere ucciso.

Anche se non molto famoso in Italia, “40.000 dollari per non morire” è un racconto lucido e pungente sul vizio delle scommesse e, da molti critici, è stato definito come uno dei migliori film sugli effetti devastanti dello scommettere in maniera irresponsabile, compulsiva e incontrollata.

Nel 2014 è stato girato un remake del film con Mark Walhberg nel ruolo del protagonista che, tuttavia, non ha lo stesso fascino dell’atmosfera anni settanta dell’originale.

Uno dei migliori film sugli effetti devastanti dello scommettere in maniera irresponsabile, compulsiva e incontrollata

“Felice e vincente”, 1989 di Joe Pytka

Commedia statunitense del 1989, “felice e vincente” racconta la vita di Jay, uno scommettitore incallito che ama puntare sulle corse dei cavalli e che, grazie alla sua proverbiale fortuna, riesce sempre ad indovinare l’esito delle gare su cui punta.

Un giorno, Jay indovina un pronostico incredibile e riesce ad ottenere una vincita che lo rende famoso in tutta la città. Come spesso avviene, tuttavia, il desiderio di accumulare sempre più ricchezze spinge l’uomo a raddoppiare le sue scommesse e, parallelamente, la sua buona sorte comincia ad abbandonarlo. La trama comincia, così, ad arricchirsi di note più amare che spingono il telespettatore a riflettere sulla dipendenza dal gioco. Come altri film appartenenti al genere dei gambling movie, anche “felice e vincente” è un racconto agrodolce sul mondo delle scommesse, un film che diverte ma che, al tempo stesso, fa anche riflettere sui meccanismi psicologici che portano molti giocatori a scommettere in maniera incontrollata e irresponsabile.

Come altri film appartenenti al genere dei gambling movie, anche “felice e vincente” è un racconto agrodolce sul mondo delle scommesse

Il film merita di essere visto anche per l’ottima interpretazione di tutto il cast di attori e per l’efficace sceneggiatura.

Un film che diverte ma che, al tempo stesso, fa anche riflettere sui meccanismi psicologici che portano molti giocatori a scommettere in maniera incontrollata e irresponsabile

Editoriale: Il punto di vista della critica italiana su “la stangata”

Osannato in America, “La stangata” è considerato un capolavoro senza tempo anche in Europa e, in particolare, nel nostro paese dove questo genere di film è molto apprezzato sia dal grande pubblico che dai critici.

Su questo film sono state scritte centinaia di recensioni, articoli e giudizi giornalistici.

Dal portale “Thriller Magazine”, il film è stato definito come una “commedia divertente e ricca di intrighi” mentre, per Magazine Tv, “La stangata” è: “un'impeccabile esercitazione di stile di George Roy Hill, una sceneggiatura a prova di bomba. Da non perdere”.

Stesso giudizio positivo anche da parte di TeleTutto, secondo cui si tratta di un "grande film, divertente e con un cast d'interpreti d'eccezione."

Altri critici cinematografici italiani hanno parlato di questa pellicola definendola come “uno film più vivaci e divertiti mai prodotti da Hollywood”, caratterizzato da “un cast al massimo delle proprie capacità, una sceneggiatura brillante, l’ottima musica di Scott Joplin, un’elegante ricostruzione del periodo e una regia efficace e ritmata”.

Un film, dunque, imperdibile non solo per gli appassionati delle scommesse e del gioco d’azzardo ma per tutti gli amanti del cinema di qualità.